Silla, Lucio Cornelio

(138, † Campania 78 a.C.). Generale e uomo politico romano. Appartenente a un’antica famiglia patrizia, nel 107, questore sotto Mario, militò in Africa dove diede un determinante contributo alla cattura di Giugurta. Combatté poi contro i germani e, praetor urbanus nel 93, ottenne per il 92 il governo della Cilicia. Dopo aver combattuto durante la guerra sociale, grazie all’appoggio dei Metelli, con i quali si era legato tramite matrimonio, fu eletto console per l’88. Destituito nello stesso anno dal comando della guerra mitridatica affidatogli dal senato, marciò su Roma occupando militarmente la città, fece approvare nuove leggi – ma dovette accettare l’elezione di Cinna al consolato – e partì per l’Oriente. Qui si procurò fama e soprattutto denaro, di cui si giovò per consolidare la lealtà dei legionari e, dopo aver concluso la pace, invase l’Italia. Nel giro di un anno (83) debellò, con l’appoggio di tutti gli uomini più influenti, l’esercito del proconsole Carbone. Eletto dittatore nell’82, si liberò dei propri avversari politici pubblicandone i nomi nelle cosiddette liste di proscrizione. Suoi provvedimenti di maggior rilievo furono: l’esclusione dell’ordine equestre dai tribunali; l’elezione di trecento nuovi senatori scelti tra uomini a lui devoti; la regolarizzazione di un rigido cursus honorum dal quale veniva escluso il tribunato della plebe ora svuotato di tutte le sue prerogative più importanti; una netta divisione tra imperium politico e imperium militare. Deposta la dittatura nell’80, dopo l’elezione al consolato insieme a Metello Pio si ritirò, nel 79, a vita privata in Campania, dove morì l’anno successivo. Gran parte delle sue riforme non gli sopravvissero.