Siccardi, Giuseppe

(Verzuolo, Cuneo, 1802, † Torino 1857). Magistrato e uomo politico italiano. Dopo una brillante carriera nella magistratura, nel 1849 fu nominato ministro della Giustizia e degli Affari ecclesiastici, per volere di d’Azeglio e su consiglio di Cavour. Affrontò allora il problema dei nuovi rapporti tra stato e chiesa, nell’ambito dell’adeguamento delle leggi ecclesiastiche piemontesi ai principi liberali dello Statuto. Nonostante la forte opposizione delle gerarchie religiose e dei clericali reazionari elaborò tre leggi, note poi come “leggi Siccardi”, che furono approvate dal parlamento subalpino e ratificate dal re nel 1850. Esse, nella sostanza, limitavano drasticamente i privilegi e le immunità della chiesa nel regno di Sardegna, nel senso di una maggiore laicità e indipendenza dello stato. Svolto il suo compito con successo, Siccardi ritornò alla magistratura nel 1851.