Seychelles

Stato attuale dell’Africa orientale.

L’arcipelago, abitato da popoli bantu fin dall’XI secolo e frequentato da mercanti arabi, fu scoperto nel 1505 dai portoghesi. Conquistato nel 1742 dai francesi, fu amministrato dal controllore generale delle finanze, il visconte Moreau de Seychelles, che diede il nome alle isole. Conquistato dagli inglesi nel 1794, divenne protettorato nel 1814. Posto sotto un’unica amministrazione insieme alle isole Maurizio, entrò quindi a far parte dell’Africa orientale britannica, acquisendo nel 1903 lo status di colonia autonoma.

Il processo verso l’indipendenza ebbe inizio negli anni Settanta: nel 1976 fu proclamata la repubblica indipendente, di cui fu eletto presidente James Mancham. Nel 1977 un colpo di stato condotto da Albert René, leader del Partito unito del popolo delle Seychelles (SPUP), portò quest’ultimo alla presidenza e avviò il paese verso un regime di carattere socialista a partito unico, poi sancito dalla costituzione del 1979. Riconfermato più volte nel corso degli anni Ottanta, René operò per la costituzione di una Commissione dell’Oceano Indiano con il Madagascar e le isole Maurizio (con cui furono instaurati rapporti diplomatici nel 1988) e per il miglioramento della situazione economica del paese.

Nel 1991 il presidente avviò anche un processo di apertura verso il multipartitismo, concretizzatosi nell’organizzazione di libere elezioni nel 1993, che assicurarono all’ex partito unico, il Fronte progressista del popolo, la vittoria, ripetuta nel 1998 e nel 2001. Da allora il paese abbandonò progressivamente il modello economico di tipo socialista a favore di strategie di mercato basate sulla privatizzazione di numerosi enti parastatali e sull’incoraggiamento degli investimenti esteri.

René fu intanto rieletto alla presidenza per altre tre volte consecutive, fino a quando, nel 2004, gli succedette il suo compagno di partito James Michel. Alcune isole dell’arcipelago delle Seychelles furono duramente colpite dal devastante tsunami del dicembre 2004, che ne compromise a fondo la già fragile economia. Proprio le questioni economiche furono al centro della campagna presidenziale del 2006, che fu nuovamente vinta, sia pure con uno stretto margine di consensi, da Michel. Riconfermato nel 2011, quest’ultimo si impegnò, in stretta collaborazione con le organizzazioni internazionali, nella lotta contro la pirateria.