Serrati, Giacinto Menotti

(Oneglia 1876, † Asso 1926). Uomo politico italiano. Militante socialista, fu più volte arrestato e incarcerato e, fuggito all’estero, fece ritorno in Italia nel 1911. Nel 1914 sostituì Mussolini alla direzione dell’“Avanti!”, conducendo un’energica campagna contro l’intervento dell’Italia in guerra. Prese parte alle conferenze di Zimmerwald (1915) e di Kienthal (1916), manifestando decise posizioni contrarie alla guerra. Appoggiò le tesi di Lenin, favorevole ad abbandonare la Seconda Internazionale e a fondare una Terza Internazionale. Nel 1917 sostenne la rivoluzione bolscevica. Arrestato nel maggio 1918 e poi amnistiato nel febbraio 1919, fu a capo dei massimalisti che, assunto come programma la rivoluzione, nel 1919 assunsero la guida del Partito socialista. Nel 1921 fu contrario, in quanto “unitario”, alla scissione che diede vita al Partito comunista. Avversato tanto dai riformisti quanto dai comunisti, capeggiò il partito dopo le scissioni dei comunisti e nel 1922 dei riformisti. Dopo l’avvento del fascismo al potere, portò infine la frazione dei “terzini” del PSI alla fusione con il Partito comunista (1924).