Senofonte

(Atene 430 circa, † 354 circa a.C.). Storico greco. Di famiglia agiata e filo-oligarchica, frequentò in gioventù Socrate prima di lasciare Atene per recarsi in Asia Minore. Qui prese parte alle imprese di Ciro il Giovane fino alla sconfitta di questi nella battaglia di Cunassa (401). Guidò allora la ritirata dei “diecimila” greci che avevano partecipato alla sfortunata impresa, riuscendo a condurli in salvo a Trapezunte (400). Fra il 399 e il 397 operò al servizio del re di Sparta Agesilao II in lotta contro il satrapo Tissaferne. Dopo la morte del re spartano scrisse la breve biografia intitolata Agesilao. Condannato da Atene all’esilio e alla confisca dei beni (probabilmente nel 399), ricevette in dono da Sparta un appezzamento a Scillunte, nell’Elide, dove rimase sino al 371 quando, a seguito della sconfitta spartana a Leuttra, si rifugiò a Corinto. Fece forse ritorno in patria nel 366, come testimonia l’opuscolo sulle Entrate dello stato ateniese. La sua opera principale, l’Anabasi, in sette libri, ha carattere autobiografico e narra le vicissitudini che dovettero affrontare i diecimila soldati greci fra il 401 e il 399 lungo la difficile strada del ritorno (da cui il titolo, Anabasi). Nella prima parte, scritta probabilmente nel 386, l’autore si cela sotto lo pseudonimo di Temistogene, mentre dal V al VII libro, scritti intorno al 377, si difende risolutamente dalle critiche mossegli anche dai suoi antichi commilitoni. Le Elleniche sono invece una storia della Grecia in sette libri che, ricollegandosi direttamente alla narrazione di Tucidide, inizia nel 411 per giungere alla battaglia di Mantinea (362). Di argomento storico-politico è anche la Ciropedia in cui, anticipando concezioni ellenistiche, Ciro il Vecchio è presentato come esempio di monarca atto a governare un vasto impero. Alla maturità appartengono alcuni brevi scritti di argomento tecnico e soprattutto la Costituzione degli Spartani, in cui l’autore rievoca nostalgicamente le istituzioni create da Licurgo. Altre opere, fra cui l’Apologia (forse apocrifa), il Simposio, i Memorabili, l’Economico e il Ierone, furono il frutto dell’insegnamento di Socrate e affrontano, spesso in forma dialogica, argomenti di carattere morale.