(Sella di Mosso 1827, † Biella 1884). Uomo politico italiano. Esponente della Destra storica, fu ministro delle Finanze nei governi Rattazzi (1862), La Marmora (1864-65) e Lanza (1869-73). Cercò di risanare le finanze dello stato con una rigorosa politica di “economia fino all’osso” e con una pesante pressione fiscale fondata sulle imposte indirette, antipopolari e che gli procurarono un’ampia protesta sociale (scioperi del 1872). Propose l’impopolare imposta sul macinato (ribattezzata dagli oppositori “imposta della fame”), che però fu approvata nel 1868, quando non era al governo. Grazie alla sua opera fu anche raggiunto l’importante obiettivo del pareggio del bilancio.