arianesimo

Dottrina ereticale diffusa nel IV secolo in Asia Minore e nell’impero bizantino. Elaborata ad Alessandria d’Egitto da Ario, la dottrina ariana negava la consustanzialità del Padre e del Figlio e affermava di conseguenza che Cristo non è coeterno al Padre ma da lui creato dal nulla; perveniva così a uno stretto e rigoroso monoteismo. L’arianesimo fu condannato dal concilio di Nicea del 325, che sancì il successo del partito ortodosso capeggiato da Atanasio di Alessandria. Nel 328 l’adesione dell’imperatore Costantino il Grande venne meno e molti vescovi ortodossi, tra i quali Atanasio, furono esiliati; Costanzo II fu invece apertamente ariano. La sconfitta dell’arianesimo si ebbe sotto l’imperatore Teodosio I con il concilio di Costantinopoli del 381. Declinante in Oriente, l’arianesimo sopravvisse a lungo presso i popoli germanici, che erano stati evangelizzati da missionari ariani.