Schleswig-Holstein

Land della Germania e regione storica. Il ducato di Schleswig risale al XII secolo. Divenuto nel 1386 un feudo ereditario del duca di Holstein, esso passò nel 1460 in eredità a Cristiano I di Danimarca, insieme con lo Holstein, senza però che i due ducati venissero integrati formalmente nel regno danese. Dopo una serie di complesse vicende che li videro al centro di contrastanti ambizioni e di lotte, nel 1773 la corona danese riassunse il pieno controllo sui due ducati, con un vincolo però di unione personale, quindi senza assimilazione. Il congresso di Vienna (1814-15) confermò questo status. Nei decenni seguenti crebbe il vento del nazionalismo tedesco, diretto in primo luogo a scongiurare l’annessione alla Danimarca. Se non che nel 1848 il re Federico VII di Danimarca proclamò l’integrazione, così da provocare una ribellione della popolazione tedesca e un conflitto tra Danimarca e Confederazione Germanica, che terminò senza esito nel 1850. La crisi, aggravata da problemi di successione e istituzionali, non si attenuò. Essa precipitò dopo che Federico VII impose nel 1855 allo Schleswig e allo Holstein la costituzione danese. Questi fu indotto a tornare sui suoi passi; ma nel 1863 il suo successore Cristiano IX riaffermò la linea dell’integrazione. Il che spinse nel 1864 le potenze germaniche, la Prussia e l’Austria, alla guerra contro la Danimarca, che venne rapidamente sconfitta. Il trattato di Gastein del 1865 pose lo Schleswig sotto amministrazione prussiana e lo Holstein sotto quella austriaca. Questa soluzione, voluta appositamente da Bismarck, attivò i contrasti tra Prussia e Austria determinando la guerra del 1866 tra le due potenze. La Prussia vittoriosa incorporò allora lo Schleswig e lo Holstein insieme con il Lauenburg, creando la provincia dello Schleswig-Holstein. Nel 1920, in seguito a plebiscito, la parte dello Schleswig popolata a maggioranza da danesi, venne infine unita alla Danimarca.