Schleicher, Kurt von

(Brandeburgo 1882, † Neubabelsberg, Berlino 1934). Generale e uomo politico tedesco. Entrato nell’esercito nel 1900, fu uno dei principali artefici della riorganizzazione della Reichswehr. Come ufficiale e quindi come capo dell’ufficio politico dell’esercito favorì di fatto l’ascesa del nazismo al potere, nella convinzione di poterne utilizzare la forza d’urto in posizione subalterna, nel senso di un progetto di conservatorismo tradizionale. Ebbe una notevole influenza su Hindenburg e sulla sorte dei governi di Müller, di Brüning e di Franz von Papen. Ministro della Guerra dal giugno al dicembre del 1932 nel governo di quest’ultimo, gli subentrò come ultimo cancelliere della repubblica di Weimar prima dell’ascesa al potere di Hitler, dal 2 dicembre del 1932 al 28 gennaio del 1933. Il suo tentativo di dare vita a una dittatura militare e di contenere al tempo stesso l’avanzata di Hitler con un cartello di forze che riuniva i sindacati, il partito del Centro e quella parte del partito nazista che gravitava attorno a G. Strasser, fu condannato al fallimento. Divenuto sospetto agli agrari e agli industriali per il suo appoggio all’ala sinistra della NSDAP e abbandonato dallo stesso Hindenburg, fu costretto a dimettersi. Divenuto scomodo per il regime, fu assassinato dalle SS nella “notte dei lunghi coltelli” (30 giugno 1934).