Schacht, Hjalmar Horace Greeley

(Tinglev 1877, † Monaco 1970). Finanziere e uomo politico tedesco. Esperto di tecniche finanziarie, fu nominato presidente della Reichsbank nel 1923, nell’ultima fase del governo Stresemann, nel momento più grave della crisi economica e finanziaria della Germania postbellica. Con un’importante riforma monetaria – l’introduzione del Rentenmark garantito dal suolo tedesco – pose fine all’inflazione stabilizzando la moneta. Dopo aver consolidato il risanamento monetario grazie anche agli effetti del piano Dawes, si dimise dalla Reichsbank (1929) in segno di protesta contro il pagamento delle riparazioni e l’attuazione del piano Young. Originariamente membro del Partito democratico (1918-26) si orientò sempre più verso le forze di destra. Senza aderire direttamente al Partito nazionalsocialista, sostenne l’ascesa di Hitler al potere, entrando nel “fronte di Harzburg” (ottobre 1931) e portando al futuro dittatore il sostegno del mondo industriale e finanziario tedesco. Richiamato alla guida della Reichsbank nel 1933, fu nominato ministro dell’Economia l’anno successivo. Entrato in contrasto con Göring e con il Führer perché contrario alle spese per il riarmo, lasciò l’incarico ministeriale nel 1937 e la Reichsbank nel 1939. Vicino al gruppo di Beck e Goerdeler, che organizzarono l’attentato contro il Führer (20 luglio 1944), fu rinchiuso nel campo di concentramento di Dachau. Liberato nel 1945 dalle truppe alleate, al processo di Norimberga (1946) fu assolto dall’accusa di crimini di guerra. Fondatore della banca Schacht di Düsseldorf (1953), fu consigliere finanziario di vari governi, in particolare in Medio Oriente.