Sassonia

Regione storico-geografica e antico stato della Germania. Attualmente è uno stato della Repubblica Federale Tedesca. In epoca medievale comprendeva i territori situati tra l’Elba e l’Ems e parte dello Jutland meridionale, abitati dai sassoni. Negli ultimi tre decenni dell’VIII secolo fu oggetto della conquista franca, che venne portata a termine da Carlo Magno nell’804. Entrò formalmente a far parte dell’impero franco nell’843 in base al trattato di Verdun. Alla fine del IX secolo divenne un ducato comprendente i territori tra l’Elba e il Saale a est, il Reno a ovest e la Franconia e la Turingia a sud. Nel 919 il duca Enrico I l’Uccellatore venne eletto re di Germania come Enrico I; da lui prese origine la dinastia sassone. Suo figlio, l’imperatore Ottone I (912-73), conferì nel 962 il ducato a Hermann Billung. Esauritasi la discendenza di questo nel 1106, Lotario II (1060 circa – 1137) diede il ducato a Enrico il Superbo, il quale a sua volta lo passò al figlio Enrico il Leone (1142-80). In seguito alla sconfitta da questo subita a opera di Federico I Barbarossa, di cui aveva contestato l’autorità, il ducato venne diviso in numerosi feudi. Nel 1272 la divisione si assestò in due componenti: Sassonia-Wittenberg (Alta Sassonia) e Sassonia-Lauenburg (Bassa Sassonia). Il ducato di Sassonia-Wittenberg venne elevato nel 1356 al rango di Elettorato di Sassonia, ridotto però a un’area modesta lungo il corso del medio Elba. Nel 1425 il margravio di Meissen del casato di Wettin, signore della maggior parte della Turingia e della Lusazia meridionale, ottenne dall’imperatore Sigismondo la titolarità dell’elettorato di Sassonia come Federico I. Nel 1485 la Sassonia venne divisa tra i due figli dell’elettore Federico II: Ernesto ottenne i territori dell’elettorato con il Wittenberg, il Vogtland e la maggior parte della Turingia; Alberto ebbe il titolo ducale con i territori di Meissen, Dresda e Lipsia e la Turingia del nord. I due furono i fondatori delle due casate ernestina e albertina, che durante la Riforma si schierarono la prima con i protestanti e la seconda con i cattolici. Nel XV secolo il titolo elettorale passò al duca di Sassonia Maurizio (1547-53), discendente di Alberto, il quale si schierò decisamente per la Riforma luterana, che improntò profondamente la regione sotto il fratello di Maurizio, Alberto (1553-86). Un ruolo centrale nella politica europea giocò la Sassonia nel XVIII secolo, soprattutto in relazione alle vicende polacche. Nel 1697 l’elettore Federico Augusto I, convertitosi al cattolicesimo, venne eletto re di Polonia come Augusto II. L’unione personale delle corone di Sassonia e Polonia durò fino al 1763, anno della morte di Federico Augusto II, re di Polonia come Augusto III. Nel XVIII secolo la Sassonia venne ripetutamente invasa da svedesi e prussiani. Durante la guerra franco-prussiana del 1806, la Sassonia, dopo essersi schierata con la Prussia di cui condivise la disfatta a Jena, mutò di fronte. Con lo scioglimento in quell’anno del Sacro Romano Impero, all’elettore Federico Augusto III (1763-1827) venne riconosciuto il titolo regio come Federico Augusto I. Rimasto fedele all’alleanza con Napoleone anche dopo le sconfitte del 1812-13, il re al congresso di Vienna (1814-15) vide drasticamente diminuito il proprio territorio in primo luogo a favore della Prussia, che si impadronì della parte più ricca della Sassonia. Quando la Prussia bismarckiana aprì il confronto definitivo con l’Austria per l’egemonia sulla Germania, la Sassonia sostenne l’Austria condividendone la disfatta nel 1866 e dovendo aderire nel 1867 alla Confederazione del Nord voluta da Bismarck. Nel 1871, proclamato l’impero tedesco, la Sassonia ne divenne uno dei regni federati. Il suo ultimo sovrano fu Federico Augusto III (1904-1918). Proclamata la repubblica in Germania nel 1919, la Sassonia ne costituì uno dei Länder, fino a che nel 1934 Hitler non dissolse la struttura federale. Dopo la seconda guerra mondiale, la Sassonia divenne parte della Repubblica Democratica Tedesca sotto dominazione sovietica. Nel 1991, crollato il regime comunista, entrò a far parte della Repubblica Federale Tedesca come stato federato.