San Martín, José de

(Yapeyú 1778, † Boulogne-sur-Mer 1850). Militare e rivoluzionario argentino. Discendente da un’aristocratica famiglia spagnola, venne educato nella madrepatria dove intraprese la carriera militare. Allo scoppio del movimento per l’indipendenza argentina (1812), rientrò a Buenos Aires e si mise a disposizione del governo rivoluzionario con un corpo di granatieri a cavallo da lui addestrati. Convintosi che la Spagna non avrebbe potuto essere sconfitta se non dopo la liberazione del Perú, roccaforte dell’impero, decise di sferrare l’attacco dal Cile e si diede a organizzare un esercito in grado di sfidare le forze nemiche. La spedizione partì agli inizi del 1817. Affiancato da Bernardo O’Higgins, San Martín attraversò le Ande e le vittorie da lui riportate sugli spagnoli prima a Chacabuco e successivamente a Maipú sancirono la liberazione del Cile (1818). La campagna per la liberazione del Perú ebbe inizio nel 1820. Senza incontrare resistenza, San Martín entrò in Lima nel 1821 dove venne nominato “protettore” del Perú indipendente. Occorreva però sconfiggere il grosso dell’esercito spagnolo ritiratosi sugli altipiani. San Martín pensò allora di rivolgersi a Simón Bolívar, impegnato nella campagna per la liberazione dell’Ecuador. I due si incontrarono a Guayaquil nel 1822, senza trovare un accordo. San Martín, deluso, rassegnò le dimissioni al Congresso peruviano, lasciando il campo libero a Bolívar. Ritiratosi a vita privata, tornò in Europa nel 1824 e passò in esilio il resto della sua vita.