Samoa

Stato attuale dell’Oceania meridionale.

L’arcipelago omonimo è attualmente diviso in due unità politiche: lo stato indipendente di Samoa (ex Samoa occidentali, comprendente le due isole principali di Upolu e Savaii più sette isole minori) e il “Territorio non incorporato degli Stati Uniti” (costituito da sette isole e noto come Samoa americane). Quest’ultimo è legato agli USA dal 1899.

Scoperte dagli olandesi nel 1722 e denominate “Isole dei Navigatori”, dal 1899 al 1914 le Samoa occidentali furono sottoposte a protettorato tedesco. Occupate dalla Nuova Zelanda nel 1914, nel 1920 furono affidate dalla Società delle Nazioni all’amministrazione neozelandese.

Il mandato venne confermato dopo la seconda guerra mondiale Nel 1962 le Samoa occidentali ottennero l’indipendenza e il re Susuga Malietoa Tanumafili II governò il paese sino alla sua morte, avvenuta nel 2007.

Nel 1970 decisero di entrare – per gli stretti legami che le uniscono alla Nuova Zelanda – nel Commonwealth britannico. Nel 1988 divenne capo del governo Tofilau Eti Alesana, che contribuì al rilancio economico del Paese.

Nel 1990 fu istituito il suffragio universale e nel 1997 le Samoa occidentali cambiarono il proprio nome in Samoa. Nel 1998 Tofilau Eti Alesana si dimise per ragioni di salute, cedendo il posto a Tuilaepa Sailele Malielegaoi, che fu riconfermato nel 2001, nel 2006 e nel 2011.