(Corniola, Empoli, 1802, † Pisa 1861). Uomo politico italiano. Avvocato, appartenente al circolo di Vieusseux, fu una delle figure più in vista del liberalismo moderato toscano, critico verso il conservatorismo di Leopoldo II e nel contempo avverso alle forze democratiche. Eletto deputato al parlamento toscano nel 1848, abbandonò la patria durante l’esperimento repubblicano di Montanelli e Guerrazzi, per tornarvi solo nel 1849 dopo il reinsediamento del granduca. Nel decennio successivo, con Ricasoli, Ridolfi e Lambruschini, accantonò le originarie convinzioni federalistiche per sostenere invece la necessità di un’unificazione nazionale guidata dal Piemonte. Nel 1859 fu ministro nel governo provvisorio presieduto da Ricasoli prima dei plebisciti. Fu nominato senatore nel 1860.