Salandra, Antonio

(Troia, Foggia, 1853, † Roma 1931). Uomo politico italiano. Di estrazione alto borghese e di formazione giuridica, fu professore universitario di scienze amministrative e di diritto pubblico. Appartenne al gruppo liberalconservatore vicino a S. Sonnino e si oppose al trasformismo di Depretis, richiamandosi all’eredità della Destra storica. Deputato dal 1886, fu sottosegretario a partire dal 1891, ministro dell’Agricoltura (1899-1900), delle Finanze (1906) e del Tesoro (1909-1910). Antigiolittiano, occupò una posizione centrale nel quadro politico italiano nel periodo immediatamente precedente la prima guerra mondiale. Presidente del Consiglio nel 1914, proclamò dapprima la neutralità italiana, cercando invano di ottenere vantaggi dall’Austria-Ungheria sul piano della restituzione delle terre irredente. Optò quindi nel 1915 – di concerto col ministro degli Esteri Sonnino – per l’intervento al fianco dell’Inghilterra e della Francia. Fu costretto a dimettersi nel 1916 per i rovesci militari subiti dall’esercito italiano. Al termine della guerra, fu tra i delegati italiani alle trattative di pace e nella Società delle Nazioni. Simpatizzò col fascismo e fu nominato senatore nel 1928. Scrisse, oltre a opere giuridiche, memorie importanti sul periodo bellico.