Saint-Simon, Louis de Rouvroy

(Parigi 1675, † ivi 1755). Uomo politico e scrittore francese. Figlio del duca Claude de Saint-Simon, favorito di Luigi XIII, fu avviato alla carriera delle armi: si distinse nella campagna di Fiandra e nel 1693 fu nominato colonnello da Luigi XIV. Da allora però i suoi rapporti con il sovrano si fecero piuttosto freddi. Solo alla morte di Luigi XIV divenne membro del consiglio di reggenza e assunse per breve tempo una certa influenza su Filippo II d’Orléans, alla morte del quale abbandonò però definitivamente la corte. Rappresentante (con Fénelon e l’abate di Saint-Pierre) dell’opposizione aristocratica all’assolutismo, si fece assertore di un “liberalismo nobiliare” che avrebbe dovuto garantire notevoli libertà in campo politico, intellettuale e religioso ai vari ceti nel quadro di una società gerarchicamente organizzata e imperniata sulla preminenza delle classi nobiliari. Tra il 1694 e il 1752 scrisse le Memorie, che rappresentano uno spaccato critico della vita e dei personaggi di corte.