Sadat, Anwar

(Mit Abu el-Kom 1918, † Il Cairo 1981). Uomo politico egiziano. Ufficiale, nel 1952 prese parte al colpo di stato che rovesciò il regime di re Faruk I. Eletto segretario dell’Unione socialista araba (1957), il partito unico creato da Nasser, fu vicepresidente della repubblica dal 1969 e subentrò a Nasser alla presidenza alla morte di questi, nel 1970. Avviò allora una relativa liberalizzazione della vita politica e in ambito internazionale si avvicinò agli Stati Uniti e ai paesi occidentali allentando i legami con l’Unione Sovietica. Abile diplomatico, dopo il nuovo conflitto con Israele del 1973 (la guerra del Kippur) riuscì a ottenere il ritiro israeliano dal Sinai e la riapertura del canale di Suez. Nel novembre 1977 si recò in una visita storica a Gerusalemme e avviò il processo che condusse, con la mediazione degli Stati Uniti, agli accordi di Camp David (1978). Premio Nobel per la pace (1978), dovette tuttavia fronteggiare l’ostilità dei paesi arabi e l’opposizione dei fondamentalisti islamici. Fu assassinato nel corso di una parata militare il 6 ottobre 1981.