Russell, Bertrand

(Trelleck, Monmouthshire, 1872, † Plas Penrhyn, Galles, 1970). Matematico, filosofo e scrittore politico inglese. Premio Nobel per la letteratura (1950), filosofo e intellettuale di grande prestigio, fu impegnato per quasi un secolo in cause di civiltà e di progresso, nella difesa della democrazia, della pace e del socialismo liberale: dalla prigionia e dall’allontanamento dall’insegnamento al Trinity College di Cambridge (1918) a causa della sua opposizione alla guerra, fino alla presidenza del “tribunale” contro i crimini di guerra a lui intitolato nell’epoca della guerra fredda. L’opera matematico-filosofica maggiore di Russell (autore peraltro di numerosi testi di divulgazione) sono Principia mathematica (scritti nel 1910-13 con A. Whitehead), testo fondamentale dell’empirismo logico. Come scrittore politico legato al radicalismo di J. Stuart Mill, scrisse libri sulla socialdemocrazia tedesca, sul bolscevismo russo, e, tra gli altri, due saggi di critica della società capitalista e del potere dello stato: Prospettive di civiltà industriale (1923) e Il potere (1938), nei quali alla gabbia d’acciaio burocratica in cui può tramutarsi la civiltà contemporanea (sia nella versione capitalista sia in quella comunista) contrappose l’incontro tra democrazia e socialismo nell’autogoverno dei produttori.