Rossi, Ernesto

(Caserta 1897, † Roma 1967). Uomo politico italiano. Fondò nel 1922, con Pietro Calamandrei e Gaetano Salvemini, il “Circolo della cultura” e, nel 1925, con Carlo Rosselli, il periodico antifascista “Non mollare”. Con Rosselli fu tra i fondatori anche del movimento “Giustizia e Libertà” (1929). Condannato dal fascismo (1930), durante il confino a Ventotene (1939) scrisse con Altiero Spinelli il Manifesto per un’Europa libera e unita (1941), cui si ispirò il movimento federalista europeo. Liberale di sinistra, aderì al Partito d’Azione e, nel 1955, fu tra i fondatori del Partito radicale. Scrisse Settimo non rubare (1951), I padroni del vapore (1954), Il malgoverno (1954), Aria fritta (1956), Il Sillabo (1957), Il manganello e l’aspersorio (1958), Elettricità senza baroni (1962).