Rodolfo I d’Asburgo

(Castello di Limburg 1218, † Spira 1291). Re dei Romani e imperatore del Sacro Romano Impero dal 1273 al 1291. Figlio di Alberto IV d’Asburgo, ereditò dal padre l’Alsazia superiore, il territorio di Zurigo e di Aargau riuscendo poi, attraverso alleanze politiche e matrimoniali, ad accrescere i suoi possedimenti fino a divenire il più potente signore dell’area tedesca meridionale. Fu sostenitore dell’imperatore Federico II nella lotta contro il papato e per questo fu scomunicato nel 1254 da Innocenzo IV. Sottomessosi a papa Gregorio X, grazie all’appoggio di questi nel 1273 fu eletto re dei Romani e incoronato ad Aquisgrana: cercò di ripristinare la sua autorità contro i particolarismi feudali. Rinunciò a ogni pretesa sul regno di Sicilia e sui territori della chiesa e costrinse il re di Boemia Ottocaro II a giurargli fedeltà (1276). Il rifiuto opposto da quest’ultimo a restituirgli i beni che aveva precedentemente usurpato alla corona lo portarono poi a scendere in guerra contro di lui: sconfitto e ucciso Ottocaro II nella battaglia di Dürnkrut (1278) investì i figli Alberto I e Rodolfo II dell’Austria, della Stiria e della Carniola – che divennero il fulcro della futura potenza asburgica – mentre diede la Carinzia al conte Mainardo del Tirolo in cambio del suo appoggio e lasciò la Boemia a Venceslao, figlio di Ottocaro. Negli ultimi anni si dedicò a consolidare e ad ampliare il proprio potere nella Germania meridionale (soprattutto in Turingia) e in Svizzera.