Quesnay, François

(Méré, Île-de-France, 1694, † Versailles 1774). Medico ed economista francese. Membro dell’Accademia francese delle Scienze e poi della Royal Society di Londra, nel 1746 entrò al servizio di Madame de Pompadour e poi di Luigi XV. Fu il fondatore della fisiocrazia, costituita da un gruppo di studiosi (detti anche “gli economisti”) il principale dei quali fu A.-R.-J. Turgot. Espose i principi della dottrina fisiocratica in due articoli scritti per l’EncyclopédieFittavoli (1756) e Grani (1757) – e soprattutto nel Tableau économique (1758), in cui analizzò in una prospettiva globale i processi di produzione e consumo. L’economia doveva rispettare l’ordine naturale (il termine stesso fisiocrazia significa “dominio della natura”); la terra era “l’unica fonte delle ricchezze”; l’agricoltura era l’unico settore che poteva accrescere la ricchezza di una nazione consentendo la formazione di un “prodotto netto” o surplus. Sulla base di questi presupposti raccomandò lo sviluppo dell’agricoltura, difese il libero scambio e soprattutto la libera circolazione dei grani (in quanto conformi all’ordine naturale) in polemica con il protezionismo. Sul piano politico sostenne, in particolare in Dispotismo della Cina (1767), l’idea del “dispotismo legale” secondo cui al sovrano, garante delle “leggi della natura”, spetterebbe il potere assoluto, che deve però essere esercitato nell’interesse di tutti i cittadini.