Popolo d’Italia, Il

Quotidiano politico italiano. Fu fondato a Milano nel 1914 da B. Mussolini, dopo l’allontanamento dall’“Avanti!” (di cui era stato il direttore) e l’espulsione dal PSI per la scelta interventistica nella prima guerra mondiale. Ottenne finanziamenti da numerose industrie (Edison, Fiat, Ansaldo) interessate alle forniture militari. Sostenne posizioni nazionalistiche auspicando un’organizzazione gerarchica e autoritaria della società, in nome dei superiori interessi della nazione. Con l’avvento del fascismo divenne il giornale del regime e fu pubblicato fino alla sua caduta nel 1943.