Pomerania

Regione storica dell’Europa nord-orientale. Abitata nel medioevo da tribù slave, a cavallo tra il X e l’XI secolo divenne oggetto della penetrazione di tedeschi, danesi e polacchi. Dopo un breve periodo di indipendenza, fu divisa in due parti, di cui quella orientale prese il nome di Pomerelia (Piccola Pomerania). Questa venne prima annessa nel 1294 alla Polonia; nel 1308-1309 fu conquistata dall’Ordine teutonico, quindi venne riannessa alla Polonia nel 1466. Nel 1772 divenne una provincia prussiana. Nel 1919 la maggior parte della Pomerelia fu attribuita alla Polonia, mentre Danzica ottenne lo status di città libera. Conquistata dalla Germania nel 1939, dopo la seconda guerra mondiale la Pomerelia passò alla Polonia. La Pomerania propriamente detta, posta nel 1181 dall’imperatore Federico Barbarossa sotto l’alta sovranità del Brandeburgo, andò incontro a una serie di frantumazioni. La pace di Vestfalia del 1648 sottrasse la Pomerania anteriore al Brandeburgo, attribuendola alla Svezia. In seguito alla guerra del Nord nel 1720 la Svezia perse una parte della Pomerania a favore della Prussia. Nel 1814 la Svezia cedette la Pomerania svedese alla Danimarca ottenendo da questa la Norvegia; e nel 1815 la Danimarca la cedette a sua volta alla Prussia in cambio del ducato di Lauenburg. Dopo la sconfitta tedesca nella seconda guerra mondiale, nel 1945 la Pomerania, che era stata soggetta a un’opera di intensa germanizzazione, venne quasi interamente attribuita alla Polonia e la popolazione tedesca espulsa.