Politecnico, Il

Rivista italiana. Fu fondata a Milano nel 1839 da Carlo Cattaneo, con l’intento di contribuire alla modernizzazione culturale, economica, sociale e civile della Lombardia e, successivamente, del regno d’Italia, attraverso l’apertura alla cultura e alle esperienze europee. Fu pubblicata in due serie, la prima tra il 1839 e il 1844, la seconda dal 1859 al 1868. Al fine di superare gli steccati tradizionali della cultura italiana tra le discipline umanistiche e scientifiche, operò in prospettiva interdisciplinare, pubblicando contributi di specialisti di ogni settore. Tra i suoi principali propositi vi fu quello di dare la massima diffusione a ogni ricerca utile al progresso, secondo un’ispirazione illuministica e positivistica. Dalla fondazione del regno d’Italia (1861) si occupò di tutti i principali problemi istituzionali, amministrativi e tecnici dell’unificazione, cercando di dare respiro europeo alla politica del nuovo stato. Dopo l’abbandono di Cattaneo (1862) ricevette dai nuovi direttori un indirizzo più moderato. Nel 1869 si fuse con il “Giornale dell’ingegnere-architetto” (fondato a Milano nel 1853) e nella nuova veste continuò le pubblicazioni fino al 1937.