poliarchia

Dal greco poly-archia (governo di molti) deriva la corrispondente voce dotta tardolatina passata a indicare, soprattutto nei trattatisti politici tra medioevo ed età moderna, la forma del regime politico che si oppone in primo luogo alla monarchia, in quanto assegna a più soggetti la titolarità e l’esercizio della sovranità. La poliarchia si colloca così vicino tanto ai modelli democratici, quanto a quelli aristocratico-oligarchici vigenti nei comuni e nelle città dell’epoca. Il termine è stato recuperato dai teorici contemporanei – in particolare da Robert A. Dahl – e applicato a contesti di pluralismo politico sempre per indicare il dominio di una pluralità di soggetti, enti o princìpi.