pogrom

Vocabolo russo che significa “devastazione” e con cui si indicano le ricorrenti stragi collettive di ebrei perpetrate in Europa orientale dalle masse popolari, nell’indifferenza o con la complicità delle autorità politiche (antisemitismo). Causati da esplosioni di furore antisemitico immotivate o provocate da fatti trascurabili, i pogrom (con omicidi, violenze alle persone e distruzione di case e di beni) hanno segnato, con varia intensità nel corso dei secoli, la storia della Polonia, della Russia, della Romania e dell’Ungheria. Nell’Ottocento in Russia si ebbero anche pogrom contro studenti e intellettuali di idee liberali. I pogrom antisemitici furono diffusi soprattutto nel periodo compreso tra la fine dell’Ottocento e la seconda guerra mondiale, dopo la quale il fenomeno cessò.