Pisacane, Carlo

(Napoli 1818, † Sanza 1857). Patriota italiano. Ex ufficiale dell’esercito borbonico, in esilio dal 1847 prima a Londra e poi a Parigi, elaborò un progetto rivoluzionario per l’Italia che, influenzato dal socialismo di Marx e dalle teorie di Proudhon e in polemica con le posizioni di Mazzini, auspicava la partecipazione attiva delle masse popolari a una insurrezione di carattere al tempo stesso nazionale e sociale. Dopo aver preso parte alla prima guerra di indipendenza e alla difesa della repubblica romana, scrisse in esilio La guerra combattuta in Italia negli anni 1848-49 (1851), criticando la politica sabauda e il mancato ricorso all’iniziativa popolare contro gli austriaci. Tra il 1851 e il 1855 lavorò quindi ai suoi Saggi storici-politici-militari sull’Italia. Nel tentativo di dare il via alla rivoluzione, organizzò nel 1857 con alcuni compagni una spedizione a Sapri, nel regno delle due Sicilie, senza però considerare con adeguato realismo la situazione di arretratezza socioeconomica e culturale delle masse meridionali che, nelle sue intenzioni, avrebbero dovuto appoggiarla. La non prevista reazione ostile dei contadini, egemonizzati dal conservatorismo feudale e clericale, fece concludere tragicamente l’iniziativa con il massacro dei patrioti e il suicidio dello stesso Pisacane.