Pio XI

Al secolo Achille Ratti (Desio 1857, † Città del Vaticano 1939). Papa dal 1922 al 1939. Successore di Benedetto XV, si impegnò innanzitutto nel tentativo di porre fine ai contrasti con la stato italiano e di riaffermare la sovranità pontificia. Dopo lunghe trattative con il regime di Mussolini, nel 1929 siglò i Patti Lateranensi, articolati in un concordato che riconobbe alla chiesa cattolica particolari privilegi in quanto religione di stato, e in un trattato politico che ricostituì l’autorità temporale della chiesa con la formazione della Città del Vaticano. Mantenne buoni rapporti con il governo fascista, anche se momenti di tensione vi furono nel 1931, quando il regime tentò di limitare l’attività della “Azione Cattolica”, e nel 1938, quando il pontefice condannò le leggi razziali. Sempre nel 1931, in occasione del quarantesimo anniversario dell’enciclica Rerum novarum di Leone XIII, promulgò la Quadragesimo anno. In essa ribadì i concetti centrali della dottrina sociale cattolica, quali la conciliazione fra le classi, una più equa redistribuzione del reddito, il contemperamento di proprietà pubblica e privata. Affermò anche però che i cattolici, per contribuire a combattere il “sovversivismo”, dovevano rinunciare a una propria azione sindacale autonoma e aderire all’organizzazione corporativa istituita dal regime fascista. Estese la politica dei concordati in numerosi paesi europei, tra i quali anche la Germania nazista (1933). Con l’enciclica Mit brennender Sorge (1937), tuttavia, protestò per le violazioni del concordato e per la politica antireligiosa del regime hitleriano. Nello stesso anno condannò le teorie comuniste con l’enciclica Divini Redemptoris.