Pilsudski, Jozef

(Zulowo, Lituania, 1867, † Varsavia 1935). Generale e uomo politico polacco. Esiliato in Siberia nel 1887 per aver partecipato a un complotto antizarista, nel 1892 poté tornare in Polonia, dove fu tra i fondatori del Partito socialista. Arrestato nel 1900, dopo l’evasione diede un’organizzazione militare al suo partito. Nel 1914 costituì le legioni polacche che combatterono durante la prima guerra mondiale a fianco degli imperi centrali contro i russi. Ministro della Guerra (1916), l’anno seguente fu arrestato dai tedeschi per insubordinazione. Liberato nel 1918, fu capo di stato con poteri straordinari fino alla fine del 1922 e nel 1920 guidò l’offensiva polacca contro i bolscevichi spingendosi fino a Kiev. Nel maggio 1926 fu artefice di un colpo di stato militare che gli diede da allora il potere effettivo nel paese e lo pose a capo di un regime autoritario e conservatore che si avvicinò progressivamente al fascismo e al nazismo. Pilsudski si riservò fino alla morte la carica di ministro della Guerra e, temporaneamente, quella di primo ministro (1927-28 e nel 1930).