Pietro della Vigna

(Capua 1190 circa, † presso Pisa 1249). Uomo politico italiano. Dopo gli studi a Bologna, fece carriera nella burocrazia imperiale di Federico II e raggiunse i vertici dello stato, entrando a far parte della Magna Curia e ricevendo importantissimi incarichi politici e diplomatici. Su commissione dell’imperatore, fu il principale compilatore del Liber o Lex Augustalis (1233), il primo codice medievale ispirato al diritto romano e non alle consuetudini feudali. Dopo anni di massima fiducia, fu sospettato di tradimento e di partecipazione a una congiura contro l’imperatore, che lo condannò all’accecamento. Morì forse suicida. Si discusse molto sulla sua innocenza o colpevolezza. Dante gli dedicò un canto dell’Inferno.