Piacenza

Città italiana. Capoluogo di provincia della regione Emilia-Romagna. Di origine antichissima, fu abitata dai liguri, dagli etruschi e dai galli boi. Divenuta colonia romana nel 218 a.C., nel 90 a.C. ottenne la cittadinanza romana. Caduto l’impero romano d’Occidente, fu occupata da Odoacre, dai goti e quindi dai longobardi, che la eressero a ducato, divenuto poi comitato sotto i franchi nel 774. Dal 997 venne amministrata dai suoi vescovi, ma agli inizi del secolo XII riuscì a costituirsi in libero comune. Partecipò alla prima Lega lombarda contro Federico Barbarossa, il quale, dopo aver sconfitto la Lega, nel 1161 le impose un podestà di nomina imperiale. Seguì un periodo di continui contrasti con le vicine Parma, Cremona e Pavia, finché dal 1254 passò successivamente sotto la signoria di Oberto Pallavicino, degli Angiò (1271), di Alberto I Scotti, dei Visconti (1317) e infine di Obizzo Landi (1322), che la cedette al legato pontificio Bernardo del Poggetto. Una rivolta antiguelfa nel 1335 diede inizio a una nuova rapida successione di diverse famiglie signorili, interrotta da una parentesi repubblicana nel 1447, grazie all’aiuto di Venezia. Dopo un breve periodo di occupazione francese (1499-1521), entrò a far parte dello Stato della Chiesa sino al 1545, quando papa Paolo III la diede, con Parma, al proprio figlio Pierluigi, creando il ducato di Parma e Piacenza. Nel periodo napoleonico divenne la capitale del Dipartimento del Taro. Caduto Napoleone, seguì le sorti del ducato di Parma e Piacenza.