Petrarca, Francesco

(Arezzo 1304, † Arquà, Padova 1374). Poeta italiano. Incaricato di numerose missioni diplomatiche, viaggiò molto in Italia e in Europa e risiedette a lungo ad Avignone, allora sede della corte pontificia. Sommo poeta, scrisse sia in lingua latina, sia in volgare, convinto che l’Italia dovesse raccogliere l’eredità culturale della classicità romana e contribuendo alla formazione dell’italiano letterario. Esperto filologo, nei suoi viaggi scoprì molti scritti antichi inediti. Consapevole del declino dell’impero e della corruzione della chiesa, auspicò un’unificazione dell’Italia che la liberasse dalla frammentarietà politica e dalle lotte intestine (Italia mia). Approvò con entusiasmo il breve tentativo di Cola di Rienzo di far rivivere la Repubblica Romana (1346-57). Per le oscillazioni tra l’aspirazione a un misticismo ascetico di matrice agostiniana e l’attrazione per la vita mondana e l’amore per la classicità precristiana, fu considerato un ponte tra la cultura medievale e quella umanistica. Scrisse il Canzoniere (1335-74), I trionfi (1356-1374), il Secretum (1342-58), Africa (1338 o 1339), il De vita solitaria (1346), De viris illustribus (1338) e l’epistolario Familiarium rerum libri (1325-66).