Pétain, Henri Philippe

(Cauchy-à-la-Tour 1856, † Port-Joinville, isola di Yeu, 1951). Uomo politico e Maresciallo di Francia. Generale dall’agosto 1914, durante la prima guerra mondiale partecipò alle battaglie della Marna e nella Champagne prima che gli venisse affidata, nel febbraio 1916, la difesa di Verdun. Divenuto assai popolare, nel maggio 1917 sostituì il generale Nivelle come comandante supremo dell’esercito. Maresciallo di Francia dal novembre 1918, fu poi vicepresidente del consiglio superiore di guerra e fu incaricato di sedare la rivolta delle tribù del Rif guidate da Abd-el-Krim in Marocco (1925-26). Nominato ministro della Guerra nel febbraio 1934, dal marzo 1939 fu ambasciatore in Spagna e allo scoppio della seconda guerra mondiale, sebbene molto anziano, fu chiamato alla vicepresidenza del Consiglio (18 maggio 1940). Il 16 giugno 1940 fu eletto presidente del Consiglio e il 22 giugno chiese l’armistizio a Rethondes, fissando la sede del governo della Francia non occupata a Vichy. Il 10 luglio 1940 su proposta di P. Laval ottenne la fiducia del parlamento con il compito di elaborare una nuova costituzione: mettendo fine alla Terza Repubblica Pétain diede vita allora a un regime autoritario incentrato sulla sua persona – fu capo dello stato e del governo fino all’aprile 1942, poi solo capo dello stato – sostenuto da tutte le forze tradizionalmente antidemocratiche e manovrato di fatto dalla Germania nazista. Dal novembre 1942, dopo gli sbarchi degli angloamericani in Marocco e in Algeria, fu ancora più evidente il suo asservimento ai nazisti: nell’agosto 1944 trasferì il suo governo a Belfort e poi a Sigmaringen. Il 25 aprile 1945 si consegnò al nuovo governo francese: la condanna a morte gli fu poi commutata in ergastolo.