apollinarismo

Eresia del IV secolo inaugurata da Apollinare, vescovo di Laodicea, nell’ambito della controversia cristologica. Secondo Apollinare, che estremizzò le dottrine della scuola teologica alessandrina, nel Cristo il Verbo divino avrebbe preso il posto dell’anima umana o meglio della sua parte superiore. Preoccupato di salvaguardare la trascendenza di Cristo, egli riprese così la tripartizione dell’uomo in corpo, anima e anima razionale. Tra i seguaci di Apollinare vi furono un certo Vitale d’Antiochia e Timoteo vescovo di Berito. L’apollinarismo fu condannato dal concilio di Costantinopoli (381) e dall’imperatore Teodosio (383). Scomparve del tutto nei primi decenni del V secolo.