Partito socialista rivoluzionario di Romagna

Formazione politica fondata nel 1881 da Andrea Costa per superare l’anarchismo e lo sterile insurrezionalismo del movimento operaio italiano del periodo. Cercò di radicarsi nelle masse, al fine di condurre una lotta organizzata per una serie di obiettivi concreti, dalla conquista del diritto di sciopero, alla tutela del lavoro minorile e femminile, alla distribuzione delle terre incolte e contro la politica fiscale dello stato, che gravava sulle già precarie condizioni di vita delle masse popolari con le imposte indirette. Grazie alla riforma elettorale che ampliò la fascia degli aventi diritto al voto, Costa fu eletto deputato nel 1882 e avviò una politica di mediazione coi governi della Sinistra storica, frenando di fatto l’organizzazione di agitazioni sociali. Nel 1892 i socialisti romagnoli confluirono nel Partito dei lavoratori italiani, poi trasformatosi in Partito socialista italiano.