Partito socialista rivoluzionario

Erede in Russia del populismo ottocentesco e dotato di grande seguito soprattutto presso il mondo contadino, adottò inizialmente il metodo del terrorismo politico. Ebbe un ruolo di primo piano nella rivoluzione del 1905. Dopo la caduta dello zarismo (febbraio 1917) i socialrivoluzionari si comportarono contraddittoriamente, appoggiando con la loro ala destra il governo di Kerenskij e con la loro ala sinistra i bolscevichi e i soviet. Dopo la rivoluzione d’Ottobre (1917) il partito ottenne la maggioranza dei voti nelle elezioni per l’Assemblea costituente, ma fu travolto dai contrasti interni e dal colpo di mano dei bolscevichi, alla cui dittatura tentò inutilmente, in seguito, di opporsi.