Partito comunista tedesco

(Kommunistische Partei Deutschlands). Fondato nel 1919 da R. Luxemburg e K. Liebknecht subito prima di essere assassinati, agì senza successo nei primi anni Venti con intenti insurrezionali e rivoluzionari, ottenendo in seguito un notevole consenso elettorale tra le classi lavoratrici colpite dalla crisi economica. Esecutore scrupoloso della linea politica indicata dalla Terza Internazionale, non volle far fronte comune con la SPD contro il pericolo costituito dalle destre, evitando sempre di riconoscersi nei valori democratici della Repubblica di Weimar. Nel 1933, alla salita al potere di Hitler, il partito fu sciolto e i suoi membri furono colpiti dalla repressione. Ricostituito nel 1945, l’anno successivo si fuse in Germania orientale con i socialisti nel Partito socialista unificato (SED). In Germania occidentale rappresentò da allora un partito antisistema di scarsa incidenza sulla scena politica. Messo fuorilegge nel 1956, fu rifondato nel 1968 come Deutsche Kommunistische Partei (DKP), che è rimasto attivo in Germania all’indomani della riunificazione e per tutti gli anni Novanta.