parlamentarismo

Proveniente dal lessico politico francese ottocentesco (parlementairisme), il termine “parlamentarismo” designa tanto il sistema rappresentativo del governo parlamentare, quanto (con accezione spregiativa invalsa tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento) la sua degenerazione. Nato come metodo di governo dall’esperienza inglese e successivamente trapiantato in Francia, Italia e Germania, il parlamentarismo era basato sul formarsi, attraverso il sistema della rappresentanza, di una maggioranza e di una opposizione stabili nel quadro del modello parlamentare bipartitico britannico e di una collaudata divisione dei poteri dello stato. In sistemi pluripartitici non del tutto costituzionalmente definiti sul piano dei meccanismi liberaldemocratici, talora con classi politiche dirigenti arretrate, il parlamentarismo mostrò i suoi limiti estrinsecati nella ridotta rappresentatività e nel ruolo di facciata del parlamento (che divenne spesso una mera tribuna di denuncia radicalsocialista o, peggio, un palcoscenico per manovre demagogiche) e nella formazione di maggioranze-opposizioni instabili e comunque non incidenti sostanzialmente sulle decisioni politiche di rilievo. Ciò causò una perdita di credibilità del parlamentarismo e una sua messa sotto accusa – per la scarsa o eccessiva democraticità e per le carenze in fatto di governabilità – sia da destra sia da sinistra. Con la crisi delle istituzioni parlamentari comune a pressoché tutti i paesi europei durante la prima guerra mondiale e nel primo dopoguerra, la lotta al parlamentarismo tradizionale rappresentò la premessa per l’emergere da un lato di istanze riformatrici, dall’altro di movimenti rivoluzionari e sovversivi, che condussero a una profonda riforma dei meccanismi parlamentari e di governo (Germania, Francia) o, in altri casi (Italia, Russia), alla soppressione del parlamentarismo stesso e all’instaurazione di dittature. Dopo il 1945 il parlamentarismo liberale ebbe una forte rinascita, ulteriormente rafforzatasi in seguito al crollo dei regimi comunisti a partire dal 1989.