Paolo V

Al secolo Camillo Borghese (Roma 1552, † ivi 1621). Papa dal 1605 al 1621. Inviato pontificio in Spagna e cardinale dal 1596, fu poi membro dell’Inquisizione e, dal 1603, vicario di Roma. Estraneo alle fazioni ecclesiastiche legate agli interessi delle diverse potenze europee, fu scelto per questo motivo come successore di Leone XI. Impegnato nella lotta al protestantesimo e nella riforma interna della chiesa cattolica, impose il rispetto delle deliberazioni del concilio di Trento (Controriforma). Non fu però immune da pratiche nepotistiche. Incoraggiò lo sviluppo dell’attività missionaria in America, Asia e Africa ottenendo importanti risultati. Per la sua intransigenza in campo dottrinario ebbe invece vari contrasti con gli stati europei. In particolare entrò in conflitto con Venezia (1605-1607), che aveva promulgato leggi restrittive in materia di proprietà ecclesiastiche e processato, nei tribunali civili, sacerdoti accusati di reati comuni, sottraendoli al foro ecclesiastico. Lanciò allora l’Interdetto contro la repubblica di San Marco, a cui le autorità cittadine, sostenute da Paolo Sarpi, non si piegarono, decretando anzi l’espulsione dei membri del clero veneziano che osservavano le disposizioni pontificie. Il conflitto venne poi risolto con la mediazione della Francia, ma il prestigio di Paolo V ne fu gravemente compromesso. Durante il suo pontificato, il Sant’Uffizio condannò ufficialmente le teorie copernicane e diffidò Galilei dal proseguire nei suoi studi.