Paolo di Tarso

(Tarso 5 d.C. circa, † Roma 67). Apostolo, santo. Ebreo, cittadino romano, il suo nome prima della conversione era Saul. Condivise in gioventù le posizioni anti-cristiane dei Farisei. Intorno al 34 si convertì al cristianesimo, secondo la tradizione in seguito a una apparizione di Gesù sulla strada per Damasco. Preso il nome Paolo, dopo tre anni di ritiro in Arabia diede inizio a un instancabile apostolato. Fu in Asia Minore, in Macedonia, ad Atene, a Corinto (dove si fermò dal 50 al 52) sempre predicando e fondando comunità cristiane. Fu poi a Gerusalemme e dal 53 al 58 a Efeso. Tornato a Gerusalemme, la sua opposizione alla legge mosaica gli procurò molte ostilità e per due anni fu imprigionato a Cesarea. Giunse a Roma dopo un avventuroso trasferimento. Dopo due anni di reclusione (60-61) viaggiò ancora in Spagna, a Creta, in Asia Minore. Nuovamente arrestato, subì il martirio a Roma nel 67. Espose il suo pensiero teologico nelle lettere (alcune veri e propri trattati) scritte durante i suoi viaggi evangelici: ai tessalonicesi, ai corinzi, ai galati, ai romani, agli efesini, ai colossesi, agli ebrei, a Tito, a Timoteo. Inserì nella dottrina originale cristiana, che contribuì notevolmente a diffondere, elementi del pensiero ellenistico.