Palermo

Città italiana. Capoluogo della regione Sicilia. Di origine fenicia, fu prima occupata dai cartaginesi, poi dai romani nel 254 a.C. Alla caduta dell’impero romano d’Occidente rimase sotto il dominio dell’impero bizantino dal 552 all’831, quando venne conquistata dagli arabi dopo un lungo assedio, che ne decimò la popolazione. Riacquistò l’antica floridezza economica soltanto verso la metà del secolo X quando divenne la sede dell’emirato autonomo della Sicilia. Occupata nel 1072 dal normanno Ruggero I d’Altavilla, nel 1130 Ruggero II la scelse quale capitale del regno di Sicilia. Godette di un nuovo periodo di splendore al tempo di Federico II di Svevia nella prima metà del secolo XIII. Successivamente cominciò la sua decadenza, quando gli Angioini (successi agli Svevi nel 1266) spostarono a Napoli la propria residenza, pur lasciando nominalmente a Palermo il titolo di capitale del regno di Sicilia. L’eccessivo fiscalismo dei funzionari angioini provocò la rivolta detta dei Vespri siciliani nel 1282. Tale rivolta si trasformò in una continua opposizione agli Angioini e ai loro fautori, appoggiata da Pietro III d’Aragona, e si concluse con la pace di Caltabellotta (1302) e con il riconoscimento dell’isola a Federico II, figlio di Pietro, che assunse il titolo di re di Trinacria. Dopo di allora Palermo seguì le sorti della Sicilia. Nel 1799 e dal 1806 al 1815 vi si rifugiò Ferdinando di Borbone (che portava il titolo di Ferdinando III come re di Sicilia, ma che è più noto come Ferdinando IV re di Napoli), quando l’Italia meridionale fu occupata dai francesi. Con la Restaurazione re Ferdinando fuse i due regni in un solo regno delle Due Sicilie. Palermo, che aveva perduto il titolo di capitale del regno siculo, divenne l’epicentro di un violento movimento autonomista o addirittura secessionista. Si giunse così alle insurrezioni del 1820 e del 1848, che però i Borbone riuscirono a soffocare. Dopo d’allora i palermitani, e con loro larga parte del resto della popolazione isolana, sposarono la causa dell’unificazione nazionale sotto casa Savoia, che videro realizzata (e che contribuirono a realizzare) con la spedizione dei Mille.