paleografia

Disciplina che studia l’evoluzione storica della scrittura, nel contesto più ampio della storia politica, sociale e culturale delle civiltà. Nata nel XVII secolo come studio della grafia dei documenti in greco e latino degli archivi diplomatici (J. Mabillon, De re diplomatica, 1685), ampliò progressivamente i propri orizzonti. Si rivelò uno strumento di grande utilità per la comprensione di aspetti significativi delle civiltà del passato, di cui la scrittura è testimonianza particolarmente espressiva. Molti dati sulla mentalità e i costumi dei popoli si apprendono dallo studio delle differenze tra la grafia complessa ed elaborata dei documenti e degli atti pubblici (delle cancellerie), quella più chiara e accessibile dei libri, quella monumentale delle epigrafi e quella della scrittura usuale. La paleografia studia anche gli aspetti tecnici della scrittura, per esempio l’incidenza su di essa del materiale su cui si scrive (papiro, carta, pergamena), e quelli stilistici, psicologici, spirituali. Sebbene abbia lo statuto e la dignità di una scienza autonoma, essa è anche un’utile scienza sussidiaria della storia, alla quale ha offerto importanti contributi soprattutto nello studio dell’età tardoantica e medievale, ma anche delle civiltà più antiche. Particolarmente rilevante in questo contesto fu la conoscenza della scrittura egizia attraverso la decifrazione della stele di Rosetta a opera di Champollion (1822).