Ottone I il Grande

(912, † Memleben, Sassonia, 973). Re di Germania dal 936 al 973 e imperatore del Sacro Romano Impero dal 962 al 973. Figlio di Enrico I, appena insediato sul trono tedesco dovette affrontare la rivolta dei grandi feudatari, già domati a fatica dal padre. La vittoria sui duchi di Franconia e Lorena e sul suo stesso fratello Enrico (939) e il successo su Luigi IV di Francia nella sua contesa con Ugo Capeto a proposito della Lorena (942), rafforzarono la sua posizione. Riassegnati i ducati più importanti (Lorena, Baviera, Svevia) a parenti di sua fiducia (la Franconia fu annessa ai suoi domini personali sassoni), per consolidare la propria autorità si appoggiò anche a feudatari ecclesiastici, ponendosi così a capo della chiesa tedesca. L’istituzione dei vescovi conti sarebbe stata all’origine della futura lotta per le investiture. Nel 951, chiamato da Adelaide di Borgogna, vedova del re d’Italia Lotario II tenuta prigioniera da Berengario II d’Ivrea, scese in Italia e, sposata Adelaide, fu incoronato re d’Italia. Ma nel 953 dovette tornare in Germania per combattere la ribellione del figlio di primo letto Liudolfo, cui si aggiunse l’invasione degli ungari (954). Sottomessi i ribelli, Ottone sconfisse definitivamente gli ungari a Lechfeld (10 agosto 955). Nello stesso periodo una serie di campagne contro gli slavi dell’Elba estese i possedimenti di Ottone e lo consacrò come il difensore della cristianità, ponendo inoltre le basi del Drang nach Osten, la “spinta verso est” che avrebbe caratterizzato la politica dei sovrani tedeschi nei secoli successivi. Nel 961, chiamato dal papa Giovanni XII contro Berengario, scese nuovamente in Italia, e nel febbraio 962 fu incoronato imperatore, unendo la corona tedesca a quella imperiale; da allora si parla di Sacro Romano Impero della nazione germanica. Preoccupato di controllare e risanare la chiesa romana, pochi giorni dopo emanò il Privilegium Othonis, che stabiliva che l’elezione del papa poteva avvenire solo con il consenso dell’imperatore. Una terza discesa in Italia ebbe luogo nel 966, a sostegno del papa Giovanni XIII, scelto da Ottone ma cacciato dai romani; dopo avere sottomesso Roma, l’imperatore si spinse in Italia meridionale, dove ricevette l’omaggio dei duchi longobardi ma non poté sconfiggere i bizantini. Riuscì però a ottenere in sposa per il figlio Ottone II la principessa bizantina Teofano (972), aumentando ulteriormente il proprio prestigio nel mondo cristiano, che venne ribadito dalla dieta di Quedlinburg (973), il suo ultimo atto politico.