Orosio, Paolo

(† 419 circa). Storico cristiano. Discepolo di Agostino, che raggiunse nel 413-14 in Africa, si recò in Palestina per conoscere San Girolamo. Nel 415 a Gerusalemme accusò Pelagio di eresia (pelagianesimo). Scrisse le Historiarum adversus paganos libri septem (più note come Adversus paganos), sommario di storia universale dalla creazione al 417 d.C. rifacendosi a numerose fonti classiche e cristiane, tra cui Eusebio di Cesarea. Nell’opera l’autore ricostruisce la storia dell’umanità attraverso le vicende dei quattro imperi (assiro, macedone, cartaginese e romano) con l’intento di evidenziare la caducità delle formazioni politiche. La tesi dell’opera, ispirata al De civitate Dei di Agostino, è che i mali del mondo non sono dovuti alla fine del paganesimo e all’avvento dell’era cristiana e che il cristianesimo rappresenta al contrario un momento di progresso per l’umanità e il preannuncio di un’età di maggiore giustizia. Il corso storico è dominato dalla Provvidenza che ha così preparato l’avvento del Cristo. L’“agostinismo storiografico” di Orosio fu fatto proprio dalla chiesa e influenzò a lungo gli storici cristiani.