Nuova Caledonia

Territorio francese d’oltremare. Raggiunta e così denominata da J. Cook nel 1774, fu evangelizzata e occupata dai francesi intorno alla metà del XIX secolo. Nel 1864 fu trasformata in colonia penale francese e tale rimase fino al 1896. Durante la seconda guerra mondiale si schierò a fianco del generale de Gaulle. Fu poi occupata dagli americani come base strategica in funzione antigiapponese nel 1942. Nel 1946 divenne Territorio francese d’oltremare. I primi consistenti movimenti per l’indipendenza dell’isola si svilupparono soltanto nel corso degli anni Ottanta, organizzandosi nel Fronte di liberazione nazionale canachi e socialista (FLNKS) guidato da J.M. Tjibaou e sostenuto dall’Australia e dalla Nuova Zelanda. Gli europei contrari alla concessione dell’indipendenza si organizzarono allora nel Raggruppamento per la Caledonia nella Repubblica (RPCR), guidato da J. Lafleur. Nel 1987 un referendum (boicottato dagli indipendentisti) diede esito favorevole al mantenimento della tradizionale dipendenza dalla Francia, ma acuì le tensioni che sfociarono nel maggio 1988 in aperta rivolta. Nell’agosto di quell’anno il FLNKS e il RPCR giunsero agli accordi di Martignon, che prevedevano un periodo transitorio di autonomia prima di un referendum in merito all’indipendenza.