Nicola I Romanov

(Carskoe Selo 1796, † Pietroburgo 1855). Zar di Russia dal 1825 al 1855. Succeduto al fratello Alessandro I, dovette affrontare, il giorno stesso della salita al trono, l’insurrezione dei decabristi che miravano ad abolire la servitù della gleba e a ottenere una costituzione. La rivolta fu stroncata nel sangue. L’atteggiamento politico di Nicola I fu da allora improntato a un rigido conservatorismo, imponendo all’interno del paese un severo controllo sulla stampa, l’istruzione e la cultura, e sostenendo all’esterno i princìpi del legittimismo contro ogni tentativo riformatore o rivoluzionario, come nel 1849, quando l’intervento russo fu decisivo per schiacciare la rivoluzione ungherese. In politica economica lo zar favorì l’inizio dell’industrializzazione e curò l’espansione della rete ferroviaria. In politica estera, affiancato dal ministro Nessel’rode, proseguì la tradizionale politica di espansione verso la zona degli Stretti e i Balcani, ma la sconfitta subita nella guerra di Crimea (1853-56) ne segnò il fallimento.