Niccolò II

Al secolo Gerardo di Borgogna (Chevron 980 circa, † Firenze 1061). Papa dal 1059 al 1061. Vescovo di Firenze, faceva parte del clero riformatore che, alla morte di Stefano X, lo elesse papa contrapponendolo all’antipapa Benedetto X, sostenuto dalla nobiltà romana. Con l’appoggio delle truppe imperiali entrò in Roma e cacciò Benedetto. Convocò quindi il concilio Laterano, che definì le nuove regole per l’elezione del papa. Il diritto di voto fu riservato ai cardinali-vescovi e, in subordine, ai cardinali-preti, liberando così l’elezione pontificia dalle ingerenze dell’imperatore (cui fu peraltro riconosciuto un diritto di ratifica) e della nobiltà romana. Il concilio condannò inoltre la simonia e il concubinato dei sacerdoti. Cosciente che questi decreti avrebbero turbato i rapporti con le autorità imperiali, decise a mantenere il privilegio di nominare i vescovi, cercò l’alleanza dei normanni, ormai padroni di vaste zone del meridione. Nel 1059 stipulò a Melfi un accordo con Roberto il Guiscardo, cui conferì, in cambio dell’omaggio feudale, il titolo di duca di Calabria, Puglia e Sicilia. Deciso a rafforzare il processo di rinnovamento della chiesa, diede il proprio appoggio al movimento della pataria, che lottava contro il clero corrotto e asservito agli interessi temporali. Morì quando iniziò a delinearsi la reazione dell’impero alla sua azione riformatrice.