neoghibellini

Vennero così denominati durante il Risorgimento italiano gli appartenenti a una corrente politico-letteraria che si opponeva a quella “neoguelfa” rappresentata principalmente da C. Balbo e da V. Gioberti, la quale esaltava il papato come la grande forza che aveva unificato spiritualmente l’Italia conferendo a essa la sua identità più preziosa. La corrente neoghilbellina, di cui furono esponenti G. Nicolini, A. Ranieri, G. La Farina, F.D. Guerrazzi, G. Giusti, si caratterizzò per il suo anticlericalismo. In luogo di esaltare la funzione del papato, essi, richiamandosi a Machiavelli, videro in questo il nemico storico e il maggiore ostacolo all’unificazione dell’Italia.