Nenni, Pietro

(Faenza 1891, † Roma 1979). Uomo politico italiano. Membro del Partito repubblicano dal 1908, fu attivo dal 1910 come giornalista e organizzatore. Nel 1921 aderì al Partito socialista, e nel 1922 divenne redattore capo dell’“Avanti!”, nella qual veste si oppose alla fusione con i comunisti. Contrario al massimalismo, sostenne un’alleanza con riformisti, liberaldemocratici e popolari contro il fascismo, e perseguì la riunificazione con il partito di Turati e Treves, che attuò nell’esilio di Parigi nel 1930. Eletto segretario del PSI nel 1933, nel 1934 fu tra i promotori del patto di unità d’azione con il PCI, e nel 1936 volontario nella guerra civile spagnola. Passò gli anni 1939-44 al confino e nella clandestinità; critico della svolta di Salerno ispirata da Togliatti, nel 1945 auspicò, nel nome del “vento del Nord”, una maggiore presenza della Resistenza e dei lavoratori nella ricostruzione politico-istituzionale dell’Italia. Artefice del Fronte democratico popolare con il PCI nel 1947-48 e di un’“apertura a sinistra” negli anni della guerra fredda, nel 1956 sconfessò l’unità d’azione e avviò un processo di autonomizzazione del PSI che sfociò nel primo governo di centrosinistra (1962), in cui fu vicepresidente del consiglio e ministro degli Esteri. La sua politica fu indebolita dal rapido declino del centrosinistra e dalle crisi interne al PSI. Negli anni Settanta rilanciò una linea di “alternativa socialista” al predominio della DC e all’ipotesi di “compromesso storico” tra DC e PCI.