annali

Forma elementare di racconto storico, nel quale gli avvenimenti sono indicati in ordine cronologico e descritti esclusivamente nei loro termini essenziali anno per anno. Gli annali si contrappongono quindi al racconto storico articolato e argomentato quale si è poi imposto come modello dominante nella storiografia moderna e contemporanea. Gli annali furono presenti come manifestazione originaria di memoria storica presso tutti i popoli dotati di scrittura. Sono conservati annali assiri e hittiti e l’esistenza di annali di vari popoli mediorientali è ricordata nella Bibbia. Nel mondo romano con il nome di Annales maximi si conservavano raccolte di notizie annalistiche tratte dall’archivio del Pontefice Massimo che, rese pubbliche alla fine del II secolo a.C., andarono quasi interamente perdute in seguito. L’andamento annalistico fu osservato sia dai primi storici di Roma che scrissero in greco, come Quinto Fabio Pittore e Lucio Cincio Alimento, sia dagli storici successivi di lingua latina. Catone, Tito Livio e Tacito, che, se pur in modo diverso si allontanarono dalla storiografia delle origini per spirito critico, senso della complessità storica e abilità espositiva, conservarono nelle proprie opere una struttura annalistica. L’annalistica nella sua forma più scarna e acritica ricomparve all’indomani della caduta dell’impero romano d’Occidente (V secolo) come modulo per fissare e tramandare gli avvenimenti fondamentali relativi soprattutto alle vicende belliche e alle questioni religiose che toccavano i centri di cultura e di potere politico, vale a dire i monasteri e le corti. Gli annali franchi e sassoni appartengono a questo genere di storiografia medievale. Con lo sviluppo di una nuova sensibilità storica nella seconda metà del Settecento la forma annalistica fu superata da modelli di racconto più complessi ma non fu del tutto abbandonata, in quanto permetteva la presentazione di ampio materiale erudito. Le Centurie di Magdeburgo (1559-74) e gli Annali ecclesiastici di Cesare Baronio (1588-1607) conservarono una struttura temporale assai simile a quella annalistica. Nel 1592 John Stow pubblicò gli Annali d’Inghilterra come ultimo tentativo di una storia inglese strutturata cronologicamente. Ancora nel Settecento Ludovico Antonio Muratori scrisse gli Annali d’Italia (1744-49).